Il core e il padel

Negli ultimi anni si è molto discusso dell’importanza del core per il benessere di una persona, ma tutto ciò diventa ancora più importante per uno sportivo e, in particolare, un padellista.

Il core non ha una definizione anatomica in quanto risulta essere una zona molto estesa, è la zona centrale del nostro corpo, quella zona che definisce e determina la stabilità di un individuo. Anteriormente è costituito dalla muscolatura dell’addome: retto addominale, obliquo interno ed esterno e muscolo trasverso dell’addome, e dal muscolo quadricipite. Posteriormente dal muscolo più voluminoso del corpo umano, il gluteo, e dai muscoli del tratto lombare tra cui il quadrato dei lombi.

Fino a qualche anno fa si riteneva che i muscoli addominali, in particolare il retto dell’addome, fossero i muscoli più importanti per una buona stabilità, oggi si sa che i soli muscoli addominali non bastano ad assolvere questo compito. Perciò si è introdotto l’importante concetto di “Core Stability” o stabilità del nucleo.

Per supportare quanto più possibile questo nostro nucleo centrale è necessaria una forma di allenamento adeguato, definito appunto “core training”. È un tipo di allenamento funzionale, finalizzato a provocare e mettere alla prova le capacità di risposta del “centro” del nostro corpo agli stimoli esterni, attraverso esercizi isometrici, in cui non vi è variazione di lunghezza del muscolo, come per esempio il plank e le sue varianti, e grazie anche all’utilizzo di attrezzi che sollecitino l’equilibrio e le capacità coordinative per destabilizzare quanto più possibile il sistema.

Una volta raggiunto una discreta preparazione di base nello sviluppo del core, per i nostri padellisti più dediti, o per gli agonisti, è possibile e necessario inserire esercizi avanzati che richiamino sequenze motorie specifiche, propedeutiche al Padel.

Questi importanti muscoli sono fondamentali perché determinano la stabilità del nostro padellista, costretto sempre a movimenti di accosciata nelle uscite dai vetri, nei colpi a ribalzo e negli spostamenti repentini avanti-dietro in cui dovrebbe mantenere quanto più possibile il baricentro basso, ma anche e soprattutto in movimenti complessi come lo smash in cui vi è un trasferimento importante di energia dalla parte inferiore alla parte superiore con l’aggiunta di un movimento rotazionale del tronco in cui partecipano attivamente i muscoli dell’addome.

Detto ciò, prestiamo attenzione anche a questo aspetto oltre che alla prevenzione, se il nostro obiettivo è crescere e migliorarci step by step nella nostra carriera padellistica.

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Davide Scuderi – Dott. in Scienze Motorie Preventive e Adattate – Preparatore Fisico II grado FIT

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