Allenamenti casalinghi al tempo del COVID19

In questo periodo critico per il mondo dello sport e per il mondo intero, in cui ci troviamo chiusi nelle nostre case senza poter praticare il nostro amato Padel e senza neanche poter frequentare i nostri circoli o le nostre palestre dove svolgevamo Preparazione Fisica, l’unico modo che abbiamo per muoverci e tenerci in forma o addirittura poter lavorare su determinati aspetti che solitamente trascuriamo è l’Attività Motoria a casa, ossia un programma di lavoro ben organizzato e strutturato.

In questo periodo stanno spopolando sui social video, workouts, esercizi di qualsiasi genere atti a mantenere un adeguato tono e non permettere la perdita di massa muscolare o anzi in alcuni casi troviamo programmi di lavoro ad hoc per il dimagrimento, da correlare sempre con un’adeguata alimentazione.

Tuttavia calandoci sempre di più nella nostra dimensione Padel, come possiamo lavorare in maniera produttiva per la nostra Performance sportiva?

L’idonea preparazione fisica deve essere funzionale alle capacità condizionali: Forza, Resistenza e Rapidità, integrando l’allenamento della velocità, della resistenza ma anche della forza al fine di migliorare la prestazione atletica e ridurre l’incidenza degli infortuni.

E’ noto che nella pratica del padel si effettuano ripetutamente scatti, con partenze ed arresti improvvisi, quindi accelerazioni e decelerazioni con repentini cambi di direzione.

Ma per la quadratura del cerchio è giusto farsi una domanda: esiste un fattor comune per migliorare le azioni-cardini del padel, ossia scatti, salti, spole avanti-indietro, cambi di direzione?

Prima di rispondere facciamoci un altro quesito: quanti sport sono giocati tenendo contemporaneamente i due piedi in contatto con una base? Forse uno solo, il canottaggio.

Allora non è difficile notare che i movimenti del padellista godono della monolateralità o, comunque, dello sbilanciamento del peso corporeo su un arto piuttosto che l’altro in base alle diverse situazioni di gioco.

Quindi risulta estremamente importante inserire nei nostri programmi di lavoro gli esercizi unilaterali, introducendo quantità controllate di instabilità affinché l’atleta possa reagire per riguadagnare il proprio equilibrio. Il modo migliore e più semplice per introdurre instabilità consiste nel chiedere all’atleta di eseguire un esercizio stando su una sola gamba. L’obiettivo è quello di creare un programma di esercizi atti a controllare il peso corporeo dell’atleta in tutti i piani di movimento.

Ottimi esercizi per la forza della parte inferiore del corpo sono lo squat in divaricata con il piede posteriore sollevato, lo squat a una gamba e i classici affondi, in tutte le direzioni.

In questo periodo in cui uscire da casa è diventato un grosso problema è possibile eseguire il primo esercizio semplicemente poggiando il piede dietro sul divano o su una sedia ed effettuando un corretto piegamento sulla gamba avanti. Così come posizionarsi con un piede su un gradino e fare il piegamento mentre l’altra gamba funge solo da supporto di stabilità. Ma anche eseguire altri esercizi come per esempio gli stacchi da terra con una gamba sola, o mantenimento dell’equilibrio con una gamba distesa dietro senza poggiarla, o con ginocchio alto, o stressare  ancora di più il nostro sistema propriocettivo eseguendo di continuo movimenti anche degli arti superiori.

E per i più fortunati inserire anche i palleggi con racchetta in mano contro il muro o ove possibile con un partner familiare mantenendo sempre l’equilibrio in appoggio monopodalico ovviamente senza sbagliare.

Detto ciò gli esercizi monopodalici sono in realtà essenziali per il miglioramento della forza e dell’equilibrio, oltre che per la prevenzione degli infortuni, quindi  insieme con i  soliti programmi che stiamo svolgendo periodicamente inseriamo questo importante aspetto.

E adesso, buon padel a tutti.

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Davide Scuderi – Dott. in Scienze Motorie Preventive e Adattate – Preparatore Fisico II grado FIT

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