La nutrizione nel padel

“Abbiamo solo due modi per ottenere ottime performances sul campo da gioco: un buon programma di allenamento e un buon programma nutrizionale.”

Il programma di allenamento deve darci la miglior forma fisica possibile al momento della gara e ovviamente va strutturato in modo sapiente e funzionale alle caratteristiche tecniche del giocatore.

Il programma nutrizionale ha il compito di sostenere il giocatore sia durante la gara sia durante gli allenamenti, e deve prevedere un opportuno e bilanciato introito di nutrienti sotto forma di alimenti.

Cenni di Fisiologia del Padel

Il padel è una attività ad impegno aerobico-anaerobico alternato, molto energico e adrenalinico.

La parte aerobica è quella prevalente e quindi il carburante d’elezione per il giocatore di padel,  sia professionista che non, sono gli zuccheri, i carboidrati sia complessi che semplici. Occorre ribadire sin da subito che un corretto programma nutrizionale va personalizzato, viste le enormi differenze metaboliche-fisiologiche che ognuno di noi possiede. Per fare ciò sarebbe opportuno, per non dire necessario, riuscire a valutare correttamente le componenti che entrano in gioco durante una attività sportiva: composizione corporea, idratazione cellulare, metabolismo basale, LAF e MET, acronimi che indicano la spesa energetica soggettiva dipendente dal tempo e dal tipo di attività fisica praticata, VO2 max e tanti altri parametri che possano dare una idea precisa del soggetto e quindi da essi partire per strutturare in maniera esatta il programma di allenamento individuale e il programma nutrizionale personalizzato. 

La nutrizione del giocatore di Padel

Gli interventi nutrizionali a sostegno della prestazione dell’atleta vanno adottate:

  • 1- durante il periodo di allenamento
  • 2- nei tre giorni che precedono la gara
  • 3- durante la gara
  • 4- dopo la gara

La nutrizione nel periodo di allenamento

Durante il periodo di allenamento la prima valutazione da fare riguarda il Dispendio energetico nell’arco delle 24h (DE). Esso ci consente di individuare la quantità di energia che l’atleta dovrà assumere tramite gli alimenti nell’arco dell’intera giornata: la definiamo Razione alimentare (RA).

Se non sussistono esigenze particolari, come ad esempio perdere peso, aumentare massa muscolare o massa cellulare, ripristinare una corretta idratazione etc, la RA deve essere di entità almeno pari al DE; deve cioè fornire all’atleta la stessa quantità di energia da lui consumata nell’arco della giornata.

La quantità e la tipologia di alimenti necessari per l’atleta va contestualizzata di volta in volta. Intanto occorre valutarne l’aspetto quantitativo (energia da somministrare) e l’aspetto qualitativo (la suddivisione esatta delle calorie occorrenti apportata da proteine, grassi e carboidrati).   Sarebbe meglio suddividere l’introito calorico su 4-5 pasti al giorno, tenendo conto del tipo di organizzazione della giornata, orari allenamento, giorni di riposo e così via dicendo.

È opportuno ad esempio far in modo che la digestione sia già completata quando inizia la seduta di allenamento, quindi se l’allenamento inizia alle 15 si dovrebbe pranzare massimo alle 12. Ancora una volta deve risultare chiara quale sia la fonte primaria di energia per l’atleta e da quale alimento ottenere la suddetta energia: ad esempio una fonte ricca di amidi e carboidrati complessi è consigliata prima dell’allenamento, così come è preferibile assumere carboidrati semplici, a rapido assorbimento, durante l’allenamento, mentre l’assunzione di proteine in aggiunta nuovamente a fonti glucidiche a rapido rilascio dovrebbe avvenire solo dopo aver finito la seduta per ripristinare le scorte di glicogeno e garantire ai muscoli la costruzione anabolica delle fibre cellulari utilizzate durante la gara/allenamento.

Ribadisco il concetto: ovviamente le porzioni vanno definite per il singolo caso e le singole necessità.

La deplezione del glicogeno muscolare e la disidratazione rappresentano due tra le problematiche da trattare meglio e questo riguarda sia la gara, sia la pre-gara sia i giorni di allenamento.

Nei prossimi articoli approfondiremo meglio quali cibi sono consigliati e come evitare disidratazioni durante l’attività.

Dott. Gianni Corallo
– Biologo nutrizionista
– Dott. Chimica Farmaceutica

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