In questo periodo di difficoltà straordinaria altrettanto straordinaria è stata la produzione normativa volta a regolamentare la mobilità delle persone per limitare i contagi da Coronavirus, ma anche per offrire aiuto alle attività economiche, ai dipendenti delle aziende ed ai cittadini in genere colpiti dall’emergenza sanitaria.
Anche il mondo dello sport è stato oggetto di interventi legislativi atti ad offrire sostentamento a tutto il movimento. Da un lato il decreto cura Italia ha introdotto un sostegno economico per i collaboratori sportivi, sostegno che, verosimilmente, nei prossimi giorni sarà ulteriormente esteso, dall’altro il decreto liquidità (D.L. 23 del 8 aprile 2020) ha introdotto misure urgenti per garantire liquidità non solo alle aziende ma anche al settore dello sport. L’articolo 14 del decreto in commento ha, infatti, previsto un rifinanziamento straordinario del Fondo di garanzia per lo sport gestito dal Credito Sportivo. La misura intende offrire liquidità ad associazioni e società sportive in possesso di determinati requisiti. La procedura sarà attiva entro pochi giorni come annunciato pubblicamente in Tv dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
Ma quali sono le caratteristiche del finanziamento e le procedure per richiederlo?
Ebbene, in attesa che diventi ufficiale il trasferimento dei fondi all’Istituto di credito e fatte salve modifiche dell’ultimo istante, ecco come si articolerà il tutto.
La norma intende finanziare Società ed associazioni sportive dilettantistiche, regolarmente iscritte al CONI e che abbiano già approvato il rendiconto economico finanziario per l’anno 2019 (anche se si sta spingendo per una modifica che tenga in considerazione l’anno 2018 a causa delle difficoltà contingenti di molte associazioni non ancora pronte all’approvazione del nuovo rendiconto per le evidenti restrizioni cui sono state costrette).
Il finanziamento, garantito al 100% dal fondo, sarà commisurato al 25% del totale delle entrate, con un minimo di 3.000 € ed un massimo di 25.000 €, per esigenze di liquidità ed a tasso zero. Sono previste unicamente spese di istruttoria nella misura del 1,5% detratte direttamente all’atto dell’erogazione. La restituzione del finanziamento avverrà in 6 anni di cui 2 di pre-ammortamento, durante il quale nulla è dovuto dalle associazioni o società finanziate che, dunque, inizieranno a pagare dal terzo anno e per i restanti quattro.
La richiesta, attraverso una procedura che sarà resa disponibile a breve sul sito del Credito Sportivo, sarà effettuata direttamente online dal legale rappresentante e prevederà l’inserimento di una serie di dati obbligatori (dati anagrafici del legale rappresentante, dati dell’associazione, sport praticato e struttura in cui l’attività viene svolta, entrate dell’anno precedente) ed il rilascio di alcune autocertificazioni essenziali per procedere all’istruttoria della pratica. L’istituto effettuerà le valutazioni del merito creditizio accedendo, previa apposita autorizzazione del legale rappresentante, alla banca dati del CRIF. Se tutto risulterà regolare entro 48/72 ore sarà comunicato l’esito della pre-istruttoria.
Le associazioni e le società dovranno a questo punto avviare la seconda fase per consentire la fase istruttoria vera e propria. Il credito sportivo, a tal fine, chiederà l’invio della documentazione necessaria. Occorrerà produrre copia dell’atto costitutivo e dello statuto, documento di riconoscimento e codice fiscale del legale rappresentante, estratto conto dell’ultimo trimestre del 2019, il rendiconto economico finanziario o bilancio nel caso di società sportiva, copia dell’iscrizione al registro CONI ed un’attestazione del proprio ente affiliante circa l’inesistenza di debiti a carico della ASD o SSD. Solo a seguito dell’esame della documentazione prodotta si avrà l’esito definitivo da parte dell’Istituto erogante.
Infine, ai fini dell’erogazione, sarà necessario produrre copia dei verbali (stampati su libri bollati e vidimati) contenenti la ratifica della nomina del consiglio direttivo e il mandato al Presidente circa i poteri di firma per il contratto di finanziamento.
Per l’invio di tale documentazione e per velocizzare la procedura sarebbe opportuno, seppur non obbligatorio, essere in possesso di Pec e firma digitale del legale rappresentante.
Come si può evincere la procedura richiede la produzione di una serie di documentazione obbligatoria, per cui il consiglio, a favore degli interessati, è di attivarsi al più presto al fine di velocizzare il completamento dell’iter e ricevere, nel minor tempo possibile, l’erogazione delle somme richieste. Il tutto richiederà, secondo mere stime, non meno di un mese affinché si possa disporre del finanziamento.